È un mediatore interculturale a tutti gli effetti. Deve favorire la comunicazione e il colloquio restando in posizione di neutralità, nel pieno rispetto delle culture di cui le lingue tradotte sono espressione. Per esercitare l’interprete deve avere un diploma di formazione, dopo aver seguito corsi professionalizzanti per avere:
- ottima competenza nella Lingua dei Segni Italiana
- adeguate conoscenze nella storia e la cultura dei sordi in Italia
- adeguate conoscenze sulla teoria della Lingua dei Segni Italiana
- adeguata competenza sulle tecniche di traduzione simultanea e consecutiva
- capacità di tradurre dalla LIS all’Italiano e viceversa
- buona competenza nei linguaggi tecnici
- buona conoscenza della legislazione relativa all’handicap
- adeguate competenze di didattica speciale
- adeguate competenze nella gestione della relazione educativa
- avere acquisito il codice di comportamento deontologico nel lavoro di interpretariato
L' interprete è un ponte fondamentale che garantisce al sordo la possibilità di comunicare esprimendosi nella sua lingua e ne favorisce, così, l'integrazione e la piena partecipazione alla vita sociale nel rispetto della sua identità.