Nella scuola le discipline non dovrebbero essere considerate solo il fine dell’apprendimento, bensì gli strumenti attraverso i quali la persona si forma. Un cieco deve essere formato nel rispetto della sua condizione sensoriale, della didattica che ne consegue e nella consapevolezza delle sue effettive limitazioni.
Come si educa un bambino cieco o ipovedente?
Non basta far apprendere al bambino, l’uso tecnico della strumentazione tiflologica, né è sufficiente curare la sfera intellettuale, ma occorre un’educazione che si rivolga a tutta la persona, nella sua integralità.