L’assistente alla comunicazione ha il compito di fornire all’allievo, ai docenti ed ai vari educatori che lo seguono tutte quelle strategie di comunicazione, necessarie ad abbattere quelle barriere comunicative, presenti nella vita scolastica di un alunno e studente sordo, ipoacusico o con disprassie e altre patologie che ledono il linguaggio al di là della sordità. In ambito scolastico si rapporta e collabora con funzioni distinte, complementari e non sostitutive, con l’insegnante di sostegno e con gli insegnanti curricolari contribuendo al raggiungimento delle finalità previste dal P.E.I. e dal progetto individuale. Rappresenta un ponte comunicativo e relazionale un ponte linguistico e di supporto all’apprendimento.
Per esercitare, l’assistente alla comunicazione deve avere una qualifica della formazione, dopo aver seguito corsi professionalizzanti per:
- ottimizzare la competenza bilingue e biculturale
- applicare i principi della comunicazione verbale e non verbale
- acquisire capacità di attuare strategie per facilitare la comunicazione
- acquisire principi di base della psicologia e dell'educazione speciali
- acquisire conoscenza dei percorsi di apprendimento della lingua
- acquisire capacità di progettare un Piano Educativo Specializzato
- approfondire la conoscenza del mondo della sordità infantile in una prospettiva pedagogica olistica
- acquisire metodologie d’inserimento del bambino sordo a scuola
- acquisire una preparazione pedagogica specifica nell’ambito della sordità
- sviluppare dinamiche di tipo cooperativo con i colleghi
- acquisire capacità di elaborare strategie di problem solving
- acquisire il codice di comportamento etico e deontologico professionale